Canti e disincanti. Forme fluide della letteratura del Novecento (2022)

Autori: Carmen Lega, Lorenzo Campanella, Virginia Covoni
Editore: Divergenze

SINOSSI
Canti e disincanti è un saggio che indaga, fra ipotesi e intuizioni intriganti, il territorio poetico in comune a Eugenio Montale e Fabrizio De André. Un incontro che narra di una musicalità inaspettata, scorta fra parole e note, e l’avventura di un’umanità capace di brillare pure in assenza di luce.

Del resto « la méta del lavoro montaliano è l’analisi della condizione umana attraverso l’arte, strumento di ricerca di una verità resa impossibile dalla realtà storica.

Al tempo stesso, De André parte da storie vere e quotidiane per cantare lo stato in cui vivono le minoranze, e con uno sguardo più ampio l’umanità intera.

Entrambi guardano il reale come un luogo di contraddizioni insolubili, offrendo a lettori e ascoltatori mai risposte, ma domande.

Si pongono in una prospettiva interna che predilige la dimensione dell’indistinto, e anziché il facile rifugio in lezioni o soluzioni ipotizzate o suggerite, offrono un luogo, un ritaglio per anime stropicciate, utopico e talvolta confortante».